martedì 16 agosto 2011

Francesco

Marco: come lo hai conosciuto e in quale occasione…

Jocelyn: Francesco, col quale ancora adesso di volta in volta ci frequentiamo, l’ho conosciuto quando lavoravo all’Iveco. Lui passava quasi sempre di lì. Mi salutava. Ogni tanto portava il carbone con il quale accendevamo il fuoco. Mi ha pure comperato un perizoma e un reggiseno.
Un giorno mi ha chiesto il numero di telefono, al che io gli ho detto che non avevo il telefonino perché la mia magnaccia non voleva che io avessi il cellulare. Allora Francesco acquistò per me un telefonino e una sera al lavoro me lo porta. Intanto che siamo lì arriva Elisabeth che chiede che cosa ci fa lì Francesco. Al che io del tutto innocentemente gli faccio vedere il regalo del telefonino che Francesco mi aveva fatto. Elisabeth lo prende furiosa e lo butta per terra e lo calpesta rompendolo. Francesco del tutto incazzato gli chiede di pagarlo. Io impaurita chiedo a Francesco di soprassedere perché sapevo che poi a casa Elisabeth mi avrebbe fatto trovare lungo. Elisabeth voleva che Francesco se ne andasse. Francesco gli chiedeva se era la mia magnaccia e che il terreno sul quale eravamo era di tutti e quindi lui poteva stare dove e quanto gli piaceva.
A casa solita scena: Elisabeth mi chiede i soldi che ho guadagnato. 20 € che gli consegno. Schiaffi da parte sua e per la prima volta mi viene un po’ di coraggio e reagisco anch’io.
Sono al lavoro, arriva Francesco che mi invita ad andare in discoteca. Io gli dico che non ho vestiti. Lui mi dice di non preoccuparmi e mi porta a casa sua, mentre sulla sua macchina mi cambio con dei vestiti che mi ha portato. A casa di Francesco conosco sua madre, una donna davvero bravissima che subito mi offre da mangiare. Poi andiamo a ballare in discoteca.

Marco: Francesco era sposato, che mestiere fa, ci hai fatto l’amore insieme…

Jocelyn: è divorziato, con una figlia che ormai ha 15 anni, vende camicie da uomo come ambulante nei vari mercati di Torino.
        Non ci ho mai fatto l’amore. Siamo diventati amici. Quando lo chiamavo e quando poteva mi portava a lavorare. Tra l’altro lui mi ha fatto conoscere la sua ragazza. È una biondina che viene da uno dei paesi dell’Est.
Con Francesco ho conosciuto un po’ di vita degli italiani, specie dopo essere andata via dalla mia magnaccia. Mi portava al bowling, nei bar dove lui giocava alla carambola, in una sala da ballo dove vanno i vecchi. È lui che mi ha portato la prima volta al Bingo. Uscivamo anche assieme a certi suoi amici.
Così come mi ha sempre dato una mano per trovare casa. Dove abito adesso è lui che ha fatto da mediatore con il padrone. Così come, è al suo indirizzo che ho dato il mio domicilio alla questura in occasione della domanda da me presentata per avere “l’asilo politico”.

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